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LOMÈ, CONVENZIONE DI
(28 febbraio 1975). Accordo sottoscritto nella capitale del Togo tra i paesi della Comunità economica europea (Cee) e quarantasei paesi dell'Africa, dei Caraibi e del Pacifico (Acp). Rinnovata periodicamente e allargata a nuovi membri, si fonda sui principi dell'uguaglianza e della cooperazione tra paesi industrializzati e paesi in via di sviluppo. Tra le sue innovazioni ci fu la stabilizzazione dei proventi delle esportazioni, dai paesi Acp ai paesi Cee di certi prodotti (fondamentali per le varie economie Acp) che in passato risentivano negativamente delle forti fluttuazioni dei prezzi e dei quantitativi richiesti sui mercati dei paesi avanzati. La convenzione venne intesa anche come un primo passo per tentare di diminuire la massiccia dipendenza di molti di quei paesi da una o da poche materie prime (paesi a monocoltura) favorendo sia una maggiore diversificazione della produzione, sia una maggiore estensione delle lavorazioni industriali, ma la debolezza produttiva dei paesi Acp si è di poco modificata, tranne qualche eccezione.
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